Il secondo episodio del podcast si era chiuso con la constatazione di Stefano Archidiacono da Cochabamba che “la gestione dei beni comuni é sempre vincolata ad un territorio”. Territorio é una parola ricorrente nei racconti dei militanti per l’acqua: la vittoria del referendum del giugno 2011 contro la privatizzazione dell’acqua é stata possibile grazie ad una presenza capillare e radicata in molti territori.
In questo nuovo episodio partiamo dai fiumi del Veneto per scoprire come la campagna referendaria si é innestata su mobilitazioni preesistenti per la tutela dell’acqua e di altri beni comuni, e come poi é penetrata nelle istituzioni locali. Ci fanno da guida le voci di Elisa Cozzarini, Cristian Bertolin, Natalia Magnani, Valter Bonan e Bengasi Battisti, e la musica di Marco Paolini e i Mercanti di Liquore. Insieme raccontano come l’acqua contribuisce a plasmare il territorio, sia dal punto di vista fisico che politico.
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Buon ascolto!
Se avete voglia di scrivermi per commenti sul podcast e consigli su come migliorarlo, o se volete condividere la vostra esperienza di militanza su acqua e altri beni comuni, il mio indirizzo email é emanuele.fantini@gmail.com.
Foto: Torrente Mareson, Val di Zoldo (Elisa Cozzarini).
OpenEdition vi suggerisce di citare questo post nel modo seguente:
Emanuele Fantini (15 Luglio 2021). Episodio 3. Promemoria: di fiumi e comuni. Si dice acqua. Recuperato il 18 Novembre 2025 da https://doi.org/10.58079/u62q
